Uscito il XXI Rapporto PIT Salute

Anche quest’anno il Rapporto PIT Salute, giunto alla sua XXI edizione e intitolato Tra attese e costi, il futuro della salute in gioco”, torna ad accendete i riflettori sulla sanità italiana vista e vissuta dai cittadini.

Accesso ai servizi sanitari, cosa è importante sapere

Il rapporto, presentato nei giorni scorsi da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato, con il sostegno non condizionante di FNOPI, FNOMCeO e FOFI, risponde ad alcuni importanti quesiti legati all’accesso ai servizi sanitari. Ad esempio, sapete a quanto ammonta il numero di cittadini che non riesce ad accedere ai servizi sanitari? Ben 1 cittadino su 3  – fra quelli che si sono rivolti a Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato – si trova in questa situazione (precisamente il 37,3%, ovvero il 6% in più rispetto all’anno precedente). 

Tempi d’attesa e costi dei ticket, le note dolenti

Le liste di attesa, soprattutto per esami diagnostici come risonanze, tac e mammografie, restano una delle note dolenti evidenziate nel Rapporto PIT Salute. Di seguito alcuni esempi: 13 mesi per una mammografia, 15 mesi per una cataratta, 12 mesi per una risonanza magnetica, 10 per una Tac e per una protesi d’anca, 9 mesi per un ecodoppler e 7 per una protesi al ginocchio. I costi dei ticket per visite ed esami diagnostici restano la prima voce di spesa riferita dai cittadini, anche se le segnalazioni riguardano pure farmaci e prestazioni in intramoenia. L’assistenza territoriale, in particolare per quella di base erogata da medici di famiglia e pediatri, è un altro elemento da attenzionare, mentre sono diminuite le segnalazioni relative a presunti errori medici e ai disagi legati al riconoscimento di handicap e invalidità civile.

Curiosi di saperne di più sul XXI Rapporto PIT Salute? Ecco una sintesi dei dati e le infografiche da consultare.


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