Il rapporto CREA sulla salute, uno strumento da conoscere

Proprio nelle ultime ore è stato presentato alla Camera dei Deputati il 14° Rapporto Sanità CREA, risultato di una partnership fra il Consorzio Universitario per la Ricerca Economica Applicata in Sanità (C.R.E.A. Sanità), promosso dall’Università di Roma “Tor Vergata”, e la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale, con il supporto di alcune aziende sensibili ai temi della ricerca a supporto del dibattito sulle politiche sanitarie.

Sanità in Italia, la fotografia del rapporto

L’indagine fotografa luci e ombre di un sistema sanitario nazionale capace di garantire buoni livelli di salute, ma costretto al tempo stesso a fronteggiare disparità geografiche e una spesa sanitaria pubblica sempre più contenuta (precisamente, inferiore del 31,3% rispetto a quella dei Paesi dell’EU-Ante 1995). Tra i “campanelli d’allarme” anche il crescente impoverimento delle famiglie per curarsi: i dati rivelano infatti che il 5,5% dei nuclei familiari italiani rinunci alle cure, con picchi che sfiorano 8% al Sud. 
Osservazioni che, secondo gli autori del rapporto, dovrebbero spingere ad approfondire il rapporto tra sostenibilità e sviluppo economico, coinvolgendo attivamente non solo le politiche assistenziali, ma anche quelle industriali.

Tutto il buono che c’è…e di cui bisogna parlare!

Nonostante queste premesse l’Italia riesce a distinguersi sul panorama europeo per alcuni importanti traguardi raggiunti: aspettativa di vita, speranza di vita in buona salute, attenzione alla prevenzione. Limitatamente ai tumori, il nostro paese presenta una mortalità standardizzata inferiore alla media dei Paesi dell’Unione Europea, così come inferiori risultano essere i tassi di mortalità evitabile. Non solo: anche i tassi di ospedalizzazione sono i minori di Europa.

Vuoi leggere il rapporto? Ecco come scaricarlo

Il Rapporto CREA è strutturato in quattro parti. La prima tratteggia un quadro del contesto in cui si muove il settore socio-sanitario italiano: gli aspetti socio-economici e demografici, la spesa, il finanziamento pubblico e le possibili misure di performance. La seconda parte approfondisce, attraverso specifiche analisi di settore, singoli settori legati al mondo della sanità, come ad esempio la prevenzione, la sanità ospedaliera, le visite specialistiche, l’area farmaceutica. La terza parte analizza gli impatti economici della sanità, mentre l’ultima parte accende il focus su specifiche attività e partnership promosse da C.R.E.A. Sanità. Curiosi di saperne di più? Potete scaricare qui il rapporto: buona lettura!

In apertura: foto tratta da Pixabay.com, @GDJ


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