a cura di Marco Sinoppi – ARAD Associazione di Ricerca e Assistenza Demenze, Bologna
Prendersi cura delle emozioni
I caregiver provano molte emozioni quando si prendono cura di qualcuno a cui è stata diagnosticata una malattia che cambia e limita la vita.
Affrontare l’ignoto, le nuove situazioni e le proprie emozioni spesso sembra un ottovolante emotivo: dal ricevere una diagnosi; impegnarsi in conversazioni con linguaggi tecnici; navigare nel sistema sanitario durante il percorso di assistenza e di cura; e affrontare il proprio dolore e quello dei propri cari.
Prendersi cura di una persona non autosufficiente non significa solo farsi carico degli aspetti socio-sanitari, significa accogliere, ascoltare, capire, dare affetto, contenere le emozioni negative, sentirsi in colpa se ti scappa la pazienza, superare l’aggressività’ e tutte le emozioni di una persona con cui spesso non puoi ragionare.
L’insidia del burn-out è sulla soglia di casa.
L’invisibile caregiver
In Italia un esercito di invisibili sostiene il Welfare prestando assistenza a persone non autosufficienti.
Infatti si stimano 3 milioni di caregiver famigliari in maggioranza donne con enormi difficoltà’ nel conciliare le incombenze famigliari con un eventuale lavoro.
Caregiver difficilmente lo si diventa per scelta e può succedere anche in giovane età.
In Italia il 7% dei giovani fra i 15/24 anni si prende cura di persone non autosufficienti o fragili.
La salute del caregiver
Bisogna poi considerare anche gli aspetti negativi sulla salute dei caregiver.
Molti studi europei e americani concordano e hanno dimostrato che i caregiver rispetto ai non caregiver hanno più problemi fisici,sono a forte rischio di ansia,depressione e isolamento sociale.
Quali aiuti al caregiver?
Bisogna dare aiuto ai caregiver:
– economico
– assistenziale
– informativo sui servizi e sulle malattie
– psicologico
– per contrastare l’isolamento
E’ fondamentale anche coinvolgere i caregiver per migliorare i servizi: devono essere coinvolti nelle decisioni, addestrati per perfezionare e migliorare le loro competenze, potersi dedicare ad interessi per evitare l’isolamento.
Le associazioni di volontariato sono importantissime e fondamentali per supportare le persone non autosufficienti e i loro caregiver.
Bisogna ricordare ai caregiver che chiedere aiuto è un segno di forza e prendersi cura di sé stessi è la cosa migliore che si possa fare come caregiver.

Approfondimenti e risorse utili per Caregiver familiari 

ARADhttps://aradbo.org/
Cittadinanzattiva Emilia Romagna, Articoli Caregiver:

Carta delle priorità del caregiver: https://www.cittadinanzattiva-er.it/carta-delle-priorita-del-caregiver/

Caregiver: https://www.cittadinanzattiva-er.it/category/caregiver/

Documenti ufficiali Regione Emilia Romagna (Leggi regionali, Delibere e Determine, Note di indirizzo, Informazioni, Servizi): https://caregiver.regione.emilia-romagna.it/


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