Dal 16 marzo, non è più possibile uscire dal comune di Medicina e dalla frazione di Ganzanigo.
Nel comune bolognese, infatti, da giorni si registra da giorni una crescita anomala del contagio da Coronavirus. La misura restrittiva si è resa necessaria per tutelare i cittadini del comune, del comprensorio imolese e della Città metropolitana di Bologna, che conta un milione di persone.
La misura straordinaria sarà in vigore fino al prossimo 3 aprile
L’Ordinanza è stata emanata il 15 marzo 2020 dal presidente della Regione Emilia Romagna, d’accordo con Governo, Prefetto, sindaco della Città metropolitana, d’intesa col sindaco di Medicina.
L’Ordinanza decreta che:
è vietato allontanarsi dal territorio del capoluogo di Medicina e della frazione di Ganzanigo per tutti gli individui presenti;
è vietato accedere nel medesimo territorio;
è consentito il rientro al domicilio o alla residenza all’interno dell’area delimitata per chi, dalla mezzanotte predecente all’emanazione del decreto, si trovasse fuori dall’area stessa;
è sospesa l’attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità;
sono sospese tutte le attività produttive e commerciali ad esclusione dei negozi di generi alimentari e di prima necessità (farmacie e parafarmacie, fornai, rivenditori di mangimi per animali, distributori di carburante per autotrazione ad uso pubblico, commercio al dettaglio di materiale per ottica);
sono permesse attività di trasporto connesse al rifornimento di beni essenziali, oltre che dei presidi sociosanitari esistenti: Casa della Salute, Casa di Riposo e Case Residenze per Anziani non autosufficienti [dai divieti di spostamento, potrà essere esentato, previa autorizzazione del sindaco del Comune di Medicina, esclusivamente il personale impiegato nelle strutture e nei servizi e nelle attività sopra elencate e nei servizi pubblici essenziali];
sono sospesi tutti i cantieri di lavoro;
sono chiusi i parchi pubblici, gli orti comunali, le aree di sgambamento cani, le aree sportive a libero accesso, i servizi igienici pubblici e privati ad uso pubblico e divieto di utilizzo delle relative strutture;
sono soppresse tutte le fermate dei mezzi pubblici;
sono chiusi al pubblico dei cimiteri comunali, garantendo comunque la erogazione dei servizi di trasporto, ricevimento, inumazione, tumulazione, cremazione delle salme;
sono comunque garantiti il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti ed il servizio di consegna a domicilio di farmaci e generi alimentari per le persone in isolamento domiciliare fiduciario.