#PiùSaiMeglioStai #OsservatorioCoronavirus #cittadinanzattiva
Tante sono le persone che si sono rivolte all’Osservatorio Coronavirus di Cittadinanzattiva Emilia Romagna sia per mail, sia attraverso la chat attivata per l’emergenza, per avere informazioni e delucidazioni. Riportiamo alcune richieste che racchiudono le tematiche più ricorrenti che abbiamo affrontato per essere di aiuto a chi ci ha contattato.
#CORONAVIRUS / buongiorno, non riesco a contattare nessun numero dedicato, provo con voi. Ho 53 anni e sono residente a Bologna anche se vivo sull’Appennino da solo in casa autonoma. Ho contratto una normale influenza da tre giorni, trattata con tachipirina, non ho nessuna complicazione, nessuna anomalia. Vi chiedo: in una situazione così è previsto o indicato il test? Cosa concretamente dovrei fare per sottopormi al tampone? (cosa che farei per la tranquillità dei miei colleghi di lavoro). E’ possibile farlo a domicilio? Chi devo chiamare?
In una situazione del genere non è previsto il test. Deve contattare il suo medico di medicina generale che le darà disposizioni e, qualora fosse necessario, le indicherà dove fare il test, che si fa unicamente presso strutture ospedaliere.

 

#CORONAVIRUS / buongiorno, vivo a Piacenza e non ho ben capito come devo comportarmi. Sono soggetta a restrizioni nei movimenti e negli spostamenti?
A Piacenza, come in tutta l’Emilia-Romagna, vige l’Ordinanza firmata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dal ministro della Salute, Roberto Speranza, valida fino al primo marzo che non prevede restrizioni alla libertà di movimento personale, se lei è in buona salute.
Se fosse malata con sintomi riconducibili ad una normale influenza, aspetti il decorso e chieda al suo medico di medicina generale consiglio, qualora abbia dei dubbi.
Se ha sintomi più importanti o problemi alle vie respiratorie, contatti immediatamente il medico di medicina generale che le indicherà il da farsi. Può contattare anche il numero 0523 303600, attivo 24 ore su 24, attivato dalla AUSL di Piacenza a cui risponde personale sanitario in grado di dare immediatamente le indicazioni più opportune.
Se fosse di ritorno da zone a rischio epidemiologico ha l’obbligo di comunicare tale circostanza all’Ausl di Piacenza che attiverà il Dipartimento di Prevenzione per l’adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria (quarantena) con sorveglianza attiva. La mancata osservanza comporta sanzioni e responsabilità penale.
Se fosse venuta in contatto con persone che provengono da zone identificate a rischio dall’OMS, compreso il Basso Lodigiano e la provincia di Padova, può contattare il 1500, numero di pubblica utilità, oppure l’Ausl di Piacenza.
#CORONAVIRUS / buongiorno vivo in Emilia Romagna e ho da tempo organizzato un viaggio in India, secondo voi, potrei incontrare problemi come è successo a quelle persone alle Mauritius?
Alcune nazioni hanno deciso di bloccare l’ingresso agli italiani come misura preventiva contro la diffusione del coronavirus e sono: Giordania, Arabia Saudita, Bahrein, ElSalvador, Mauritius, Turkmenistan, Iraq, Vietnam, Capo Verde, Kuwait e Seychelles, Israele. Informazioni più precise può trovarle sul sito ViaggiareSicuri del Ministero degli Esteri. Le Mauritius sono nell’elenco, l’India no, quindi non dovrebbe correre rischi di essere bloccato in ingresso. Però verifichi se ha attuato delle restrizioni (quarantena) per i viaggiatori in ingresso nel paese, visto che è una delle nazioni che ha sconsigliato ai suoi cittadini viaggi nei paesi colpiti dall’epidemia di coronavirus e ha paventato misure di restrizione al loro rientro.
#CORONAVIRUS / buongiorno siamo un gruppo di amici di Bologna, quasi tutti pensionati, e un giorno alla settimana organizziamo una gita. A seguito dell’ordinanza per il contenimento del coronavirus, dobbiamo sospendere le nostre gite?
No, potete continuare le vostre gite. L’ordinanza emanata dal presidente della regione non comprende le attività private organizzate da liberi cittadini, sempre che non rientrino in quelle categorie che sono soggette a limitazioni. Sono sospesi, invece, con Decreto del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, fino al 15 marzo 2020 i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche programmate dalle istituzioni scolastiche per i quali è possibile esercitare il diritto di recesso come previsto dal codice del turismo.
#CORONAVIRUS / buongiorno, vivo a Ravenna e ho due figli che frequentano la scuola elementare. Vorrei sapere se al momento del rientro a scuola, dopo lo stop di questi giorni, devono portare il certificato medico?
No, non devono portarlo. La regione in accordo con l’ufficio scolastico regionale ha comunicato che gli alunni al rientro a scuola non devono portare il certificato medico, perché sono stati assenti a causa di una misura straordinaria e non per malattia. Se l’assenza si dovesse protrarre per ulteriori giorni a causa di una malattia sopraggiunta nel frattempo, allora è necessario il certificato medico. La misura è il atto fino al 15 marzo.
#CORONAVIRUS / buongiorno, abito in provincia di Modena, vorrei sapere che differenza c’è tra quarantena e isolamento e cosa devo fare se sono stato in contatto con persone del lodigiano devo andare in isolamento?
Sia la quarantena che l’isolamento sono misure cautelative per evitare la diffusione del contagio. La quarantena è un tipo di isolamento previsto per le persone in buona salute che provengono dalle zone contaminate e quindi sono state a contatto con persone di queste zone con alta probabilità di contrarre la malattia. In questo caso la quarantena è di 14 giorni. L’isolamento è obbligatorio per le persone che hanno contratto la malattia per evitare il contagio certo che deriverebbe dal contatto con altre persone. Molti cittadini che hanno contratto la malattia stanno trascorrendo il periodo di isolamento nella loro abitazione. Questo provvedimento piò essere esteso anche ad intere zone, come è successo nei 12 comuni del lodigiano e in quello della provincia di Padova. In questo caso le persone devono rispettare quanto stabilito dal DECRETO-LEGGE 23 febbraio 2020, n. 6, articolo 1.
Se è preoccupato perché è venuto in contatto con persone che provengono da zone identificate a rischio dall’OMS, compreso il Basso Lodigiano e la provincia di Padova, può contattare il 1500, numero di pubblica utilità, oppure la sua Ausl al numero 0593 963663.
#CORONAVIRUS / buongiorno, abito in provincia di Ferrara, dove posso avere informazioni aggiornate sulla situazione in Emilia Romagna e sulla mia zona?
Le informazioni sono reperibili su tutti i siti ufficiali, quello della Regione Emilia Romagna https://www.regione.emilia-romagna.it/, quello dell’Azienda Ausl di Ferrara http://www.ausl.fe.it/, quello del suo comune, e sui canali social, Twitter e Facebook, dove l’aggiornamento è in tempo reale.
#CORONAVIRUS / buongiorno, ho letto l’ordinanza e non ho capito se la mia palestra è aperta o chiusa?
Innanzitutto provi a contattare telefonicamente la sua palestra e così avrà notizie certe. Noi possiamo dirle che in un primo momento l’ordinanza è stata interpretata in maniera restrittiva e le palestre sono state incluse nella categoria di quei luoghi che dovevano restare chiusi. La circolare esplicativa ha precisato che, invece, le palestre potevano restare aperte.
#CORONAVIRUS / buongiorno, sono una volontaria che opera in un Ospedale della Romagna, posso continuare il mio volontariato?
No, deve sospendere la sua attività in base a quanto deciso dalla Azienda USL della Romagna che ha temporaneamente sospeso tutte le attività di volontariato fino a data da destinarsi al fine di limitare gli accessi nei reparti da parte di personale esterno come da indicazione regionale per la prevenzione della infezione da coronavirus.
E’ bene che tutte le persone che svolgono attività di volontariato negli Ospedali si informino presso la Direzione Sanitaria per capire qual è il comportamento più opportuno da adottare.
#CORONAVIRUS / buongiorno, la scuola di mio figlio ha organizzato una gita scolastica in Emilia Romagna dal 30/03/2020 al 02/04/2020 e sinceramente, purtroppo la situazione di contagio è in continuo aumento, non mi sento di far partecipare mio figlio alla gita. Visto che le gite sono sospese fino al 15/03/2020 e nel mio specifico caso la partenza è prevista il 30/03/2020, posso tutelare i miei diritti e soprattutto la salute di mio figlio rinunciando al viaggio prima del 15/03/2020 e chiedere il rimborso dell’acconto versato senza l’applicazione di penali in attuazione di quanto normato dal DPCM del 25/02/2020 art.1 lett. b?
È consigliabile chiedere ai responsabili della scuola di suo figlio se prevedono deroghe al pagamento di penali per la disdetta dalla gita scolastica, tenuto conto dell’andamento dei contagi.
Infatti, se non viene prorogato il divieto di gite scolastiche, sarà la scuola a valutare con l’agenzia di viaggi se sussistono quelle “circostanze inevitabili e straordinarie verificatesi nei luoghi di destinazione…” previste dal codice del turismo per recedere senza spese e avere il rimborso dell’acconto versato. Se la scuola ritiene di effettuare ugualmente la gita, le penali per la disdetta potrebbero essere inevitabilmente applicate.

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