Che cos’è il contributo per l’affitto?
I nuclei familiari che rispettano particolari requisiti di ISEE possono presentare domanda per accedere a uno dei contributi economici integrativi offerti dal Comune di Bologna con l’obiettivo di aiutare il saldo delle spese d’affitto sostenute nel 2017. Quest’anno il budget assegnato al contributo è di circa 1 milione 460mila euro; ogni famiglia di cui viene accolta la richiesta potrà ricevere fino a un massimo di tre mensilità, per un importo complessivo comunque non superiore ai 2.000 euro.
A chi è rivolto il contributo
Per poter presentare domanda è necessario rientrare nella fascia ISEE compresa tra zero e 10.000 euro. Qualora il vostro ISEE non superi i 3.000 euro, potete accedere al bando a patto che non abbiate già usufruito di altre forme di sostegno al reddito come il SIA (sostegno per l’inclusione attiva) e il RES (reddito di solidarietà) per quattro mensilità, anche non continuative. Esclusi dal bando anche coloro che hanno ricevuto un contributo per l’emergenza abitativa o il contributo del Fondo per la morosità incolpevole.
Quando è possibile richiederlo
Domande al via il 22 gennaio 2018: ricordate che avete tempo fino al 9 marzo 2018 per aderire al bando.
Come inoltrare la domanda
Accedendo alla sezione “Casa” del Portale dei servizi on line del Comune di Bologna è possibile inoltrare la domanda telematica. Se non siete pratici con il web, avvaletevi del servizio gratuito per informazioni e assistenza nella compilazione della domanda, aperto presso la sede di ACER Bologna in Piazza della Resistenza 4/a, dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle ore 11:00 (ricordiamo ai lettori che proprio ACER Bologna è stata incaricata di seguire l’attività di presentazione e gestione delle domande).
Per maggiori informazioni è attivo fino a venerdì 19 gennaio, dalle ore 10:00 alle ore 12:30, un cellulare dedicato (335.575.13.86).
Dove trovare il bando
Avete dubbi? Leggete attentamente il bando completo, dove trovate anche indicazioni utili relative alla documentazione da allegare alla domanda.
In apertura: foto tratta da Pixabay.com, @Mediamodifier