Come smaltire i prodotti che in etichetta riportano la scritta bioplastica biodegradabile o compostabile?

L’Unione Europea con la Direttiva 2019/904 ha varato un piano di azioni per promuovere prodotti riutilizzabili, sostenibili e non tossici, con l’obiettivo primario di ridurre la quantità di rifiuti sollecitando gli Stati Membri a trovare soluzioni alternative alla plastica anche negli imballaggi per gli alimenti.

Per ridurre le tonnellate di rifiuti in plastica l’Unione Europea ha incentivato lo sviluppo di prodotti che sostituiscano la plastica con altri materiali degradabili come le bioplastiche.

Col termine bioplastiche si intendono materiali e manufatti, derivanti sia da fonti rinnovabili sia da fonti fossili che abbiano la caratteristica di essere biodegradabili o compostabili. Per le loro caratteristiche nell’ambiente le bioplastiche si degradano senza causare i gravi danni provocati dalla plastica che si frantuma ma non sparisce e può entrare nella catena alimentare di tutti gli esseri viventi.

Per effettuare una corretta raccolta differenziata è necessario distinguere se nell’etichetta compare la dicitura biodegradabile o compostabile. 
Con la dicitura biodegradabile il prodotto deve essere conferito nell’indifferenziata,
non
deve essere inserita nei rifiuti organici.

Se in etichetta è indicata la parola compostabile, o ok compost, accompagnata dalla sigla prevista dall’Unione europea UNI EN 13432:2002, il prodotto si degrada per intero entro alcuni mesi, deve essere inserito nei rifiuti organici della raccolta differenziata insieme agli scarti alimentari per formare il compost.

Che cos’è il compost
Il compost
è derivato da un processo di decomposizione biologica di una sostanza organica in condizioni controllate. Ne deriva un prodotto finale costituito prevalentemente da humus, microorganismi attivi e microelementi. Il compost viene utilizzato in agricoltura come fertilizzante.
La realizzazione del compost ha effetti molto utili per l’ambiente, ma il procedimento per realizzarlo può essere seriamente compromesso se nella raccolta differenziata dei rifiuti organici viene inserito materiale non compostabile.

Quindi è importante controllare le etichette dei prodotti:
biodegradabile : conferire nell’indifferenziata
compostabile   :conferire nei rifiuti organici

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32019L0904

https://heracomm.gruppohera.it/cambiamenti/cultura-della-sostenibilita/tutte-le-differenze-tra-biodegradabile-e-compostabile

https://tecnopolo.bo.cnr.it/bioplastiche-come-smaltirle-differenze-compostabile-e-biodegradabile/

Foto di EKM-Mittelsachsen da Pixabay

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