LA CRONOLOGIA SECONDO I RAPPRESENTANTI DI CITTADINANZATTIVA ER
ore 10.00: inizia il convegno con il saluto di:
- Paola Castellini, responsabile Servizio Commercio, Turismo e Qualità Aree Turistiche della Regione Emilia Romagna
- Andrea Gnassi, sindaco di Rimini
- Gianfrancesco Vecchio della Direzione generale per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica del Ministero dello sviluppo economico.
ore 11.00: apertura lavori SESSIONE PROGRAMMATICA
Primo tema: La funzione pedagogica del Consumo
professor Stefano Zamagni, Dipartimento Scienze
Economiche, Università di Bologna
Consumare meglio per essere felici è quello a cui l’uomo deve aspirare per essere un consumatore perfetto. Superata la dimensione acquisitiva che è la prima fase prima fase del processo di acquisizione del beni, quella tipica degli animali o delle popolazioni ad uno stadio di vita molto basso, l’uomo deve tendere alla dimensione espressiva in cui ognuno afferma la personalità attraverso l’acquisizione dei beni. E’ la dimensione in cui si affaccia il concetto di consumatore. Ciascuno, per essere felice ha bisogno di essere riconosciuto, ha bisogno di affermazione e questo avviene attraverso la scelta e l’uso dei beni. Ma perchè ciò possa avvenire occorre che ciascuno tenga conto di alcune implicazioni pratiche, come ad esempio: dissociare il momento del possesso dal momento della fruizione, essere cittadino e non solo cliente. Ma perchè ciò possa accadere occorre una modifica alla normativa.
dottor Stefano Oliviero, Ricercatore Dipartimento Scienze
della Formazione e Psicologia, Università di Firenze
Un rapporto ottimale tra educazione e consumo è alla base della funzione pedagogica dell’utilizzo dei beni. Il consumo è centrale nelle nostre vite. Un consumo inteso nella più vasta accezione del termine, come è stato studiato negli ultimi trenta anni, quindi non solo legato alla produzione, ma nel suo aspetto globale legato al desiderio, all’acquisto, all’uso, fino al ricliclo dei beni stessi. In quest’ottica anche la scuola, seppur inconsapevolmente per ora, orienta i ragazzi all’acquisto, quando questi comprano materiali utili per la funzione didattica. Occorre, perciò, che anche gli educatori abbiano la certezza del ruolo che ricoprono e lo svolgano con la consapevolezza necessaria.
Secondo tema: Nutrire il Pianeta
professor Andrea Segrè, Politica Agraria Internazionale
e Comparata e di Agricultural and Rural Development
Policies all’ Università di Bologna – Coordinatore del
Pinpas – Piano Nazionale di Prevenzione degli Sprechi
Alimentari
Il grande evento di Expo’ ha posto l’accento sui consumi e sul notevole aumento che questi avranno nel prossimo futuro. Quindi in uno lasso di tempo breve la necessità di nutrire il pianeta sarà una reale richiesta a cui dare risposta concreta. E questo è determinato dall’aumento della domanda globale come conseguenza dell’affacciarsi sulla scena mondiale di nuovi consumatori. Infatti la parte di popolazione che oggi soffre la fame ed ha bisogno di cibo, lo reclamerà sempre più a gran voce. Nel contempo, l’aumento del reddito di intere popolazioni in fase di sviluppo comporterà ugualmente una richiesta di cibo, in maggiore quantità e di migliore qualità. Un contributo daranno anche l’inurbamento, cioè la grande concentrazione della popolazione in aree urbane che diventano megalopoli divoratrici di cibo, ma anche produttrici di scarti, l’innalzamento del livello di alfabetizzazione e l’invecchiamento della popolazione.
professor Gianpiero Lugli, Marketing Distributivo presso
il Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di
Parma
Per nutrire bene il pianeta occorre risolvere un problema, che nelle società in cui i consumi sono già elevati, sta diventando preponderante: l’obesità e la malnutrizione. L’assunzione di cibi ipercalorici e in quantità eccessiva dipende da fattori diversi, legati sia al contesto esterno che condiziona, sia a fattori fisici e mentali. Per riuscire ad orientare a consumi più sani le persone soggette a questo tipo rischio, occorre innanzitutto entrare nei meccanismi mentali che orientano le scelte e elaborare una comunicazione nutrizionale che riesca a parlare a queste persone, con linguaggi e simbolismi che riescono a decodificare. Solo così si riesce ad orientare ad un acquisto giusto. E una metodologia elaborata su questi principi è l’unica in grado di stimolare la desiderabilità del cibo buono.
Terzo tema – Cibo e territorio (City Food Policies)
dottor Alberto Spagnolli, Capo del Dipartimento
Comunicazione e Relazioni Esterne EFSA –
Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare
L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare è quell’istituzione che controlla la sicurezza di alimenti e mangimi, l’alimentazione, il benessere e la salute degli animali, e la protezione e la salute delle piante. In tutti questi settori l’impegno è quello di fornire consulenza su base scientifica e comunicare in maniera chiara basandosi sulle informazioni e sui dati scientifici più aggiornati. I pareri scientifici elaborati forniscono un fondamento all’attività legislativa e alla definizione delle politiche in Europa e per consentire alla Commissione europea, al Parlamento europeo e agli Stati membri dell’UE di assumere decisioni tempestive ed efficaci nella gestione del rischio.
dottor Andrea Gnassi, Sindaco di Rimini e Delegato Politico
in materia di Turismo e Demanio Marittimo ANCI
Esaltare le peculiarità territoriali di ogni porzione di territorio italiano è un’ottima chiave di volta per organizzare una City Food Policies. Ma lo deve fare l’Italia, regione per regione, promuovendo una politica di sviluppo anche delle infrastrutture che tenga conto anche di questa nuova e diversa prospettiva di sviluppo legata all’esaltazione delle bellezze artistiche e specialità enogastronomiche del territorio italiano. Accade il paradosso che agenzie turistiche di altre nazioni organizzino su territorio italiano tour che rivendono in tutto il mondo. Perchè non possiamo farlo in prima persona? Il Giubileo sarebbe potuto essere una occasione propizia, ma purtroppo gli avvenimenti tragici di questi ultimi giorni potranno far rimandare ulteriormente questo momento.
ore 13.30: Light lunch
ore 15.00 Ripresa lavori con i tre workshop
PRIMO WORKSHOP – Tema 1
La funzione Pedagogica del consumo e Sicurezza Alimentare
Come introdurre il consumo come competenza trasversale
nel sistema educativo
SECONDO WORKSHOP – Tema 2
Nutrire il Pianeta / Cibo e spreco. Lotta allo spreco del cibo.
Selezione di esperienze da condividere e diffondere
TERZO WORKSHOP – Tema 3
Cibo e Territorio/ Politiche alimentari