Come si attua la vocazione europea di Cittadinanzattiva e con quali strumenti?
Cittadinanzattiva lavora costantemente per condividere informazioni e fornire un aiuto concreto ai cittadini del nostro Paese.
Il nostro operato non valica solo i confini territoriali, regionali e nazionali, ma approda anche in Europa!
Come?
Ne abbiamo parlato con Daniela Quaggia, Senior Project Manager ACN (Active Citizenship Network).
Da quanto tempo Cittadinanzattiva si occupa di “Europa”?
Dal 2001, a livello europeo e internazionale, Cittadinanzattiva ha sviluppato “Active Citizenship Network” (ACN). ACN è una rete flessibile di organizzazioni della società civile europea che partecipano come partner in diversi progetti, volti a incoraggiare la partecipazione attiva dei cittadini alle politiche europee. ACN rispecchia le politiche di Cittadinanzattiva soprattutto in materia di salute pubblica e protezione dei diritti dei pazienti ma anche nell’ambito dei diritti dei consumatori, lavorando per progetti sia con soggetti privati che attraverso bandi europei. Solo negli ultimi anni ha coinvolto nelle sue iniziative 206 organizzazioni civiche di pazienti e utenti provenienti da 34 Paesi, più 21 organizzazioni ombrello europei o globali.
Come si attua la vocazione europea di Cittadinanzattiva e con quali strumenti?
Utilizzando le parole emerse in un Congresso di qualche anno fa, lavoriamo per “incrementare la presenza [e il punto di vista civico] sul fronte della politica europea, perché la funzione della UE sia rivolta alla diminuzione delle disuguaglianze di ogni tipo…”
Senza dubbio l’area in cui ACN è più attiva è quella della salute e in questa, come nelle altre, agiamo in coerenza con punti fermi di Cittadinanzattiva, in particolare quelli di rimettere al centro i diritti, favorire l’ampliamento e il consolidamento dell’attivismo civico, qualificare la partecipazione, lavorare insieme agli altri soggetti del mondo civico. E come network lo facciamo appunto lavorando sempre in partnership!
Una delle pietre miliari principali e strumento di lavoro alla base di tutte le attività e progetti che portiamo avanti in ambito salute è la Carta europea dei diritti del malato: redatta nel 2002, da ACN, insieme ad organizzazioni di 15 paesi dell’UE. Elenca 14 diritti fondamentali dei pazienti (+ 3 Diritti di cittadinanza attiva), che ogni Paese dell’UE deve tutelare e garantire. Redatto in 22 lingue, è diventato un riferimento per i diritti dei cittadini dell’UE in materia di assistenza sanitaria e una pietra miliare per altre Carte dell’UE. Tutti questi diritti, fondati sulla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea (art.35), sono cruciali in materia di cittadinanza europea e di servizi sanitari.
Una delle principali azioni politiche che caratterizza il nostro lavoro e l’applicazione di queste strategie è l’Interest Group sui diritti dei pazienti e le cure transfrontaliere che ha avuto, ed ha, lo scopo di portare e dare forza al punto di vista civico nelle politiche pubbliche UE della salute.
E’ letteralmente un gruppo di interesse (informale), nato del 2015, all’interno del PE, uno spazio di confronto, aperto nell’istituzione democratica europea per eccellenza, tra noi (associazioni civiche) i MEPs, e tutti gli stakeholder della salute che di volta in volta coinvolgiamo in base all’argomento dell’evento organizzato.
La seconda azione politica che vorrei raccontarvi è la Giornata EU dei diritti dei pazienti, nata dall’esperienza italiana: ogni anno a Bruxelles organizziamo una conferenza europea della giornata (che viene celebrata anche a livello nazionale), nella convinzione che il rafforzamento dei diritti sanciti dalla Carta diventi effettivo solo con la cooperazione e l’impegno di tutti gli attori sanitari.
È diventato un appuntamento fisso nell’agenda europea e nazionale per informare, discutere e prendere impegni per migliorare i diritti dei pazienti in Europa e in ciascuno Stato membro.
Nel corso degli anni poi si è venuto a formare una sorta di “Movimento europeo per i diritti dei pazienti” – che va al di là della rete e della gestione di ACN – che utilizza la Carta e celebra a livello locale la Giornata EU dei diritti dei pazienti. Sul nostro sito sono raccolti centinaia di eventi realizzati.
Al di là dei temi sulla salute negli ultimi anni abbiamo promosso a livello eu anche le iniziative nell’area dei consumatori, con l’obiettivo di affermarci come interlocutore per le politiche europee che hanno al centro gli interessi dei consumatori e degli utenti.
Dall’inizio di quest’anno abbiamo lanciato un Gruppo Interistituzionale SDGs per il benessere e la tutela dei consumatori: rappresenta il desiderio della società civile di contribuire agli SDGs e al Green New Deal, con l’obiettivo di discutere e sensibilizzare su come l’individuo, in quanto consumatore, può dare il proprio contributo. Crediamo fermamente che l’empowerment di cittadini e consumatori debba essere il pilastro della transizione verso un’Europa più inclusiva e sostenibile.
Perché è importante per un movimento di partecipazione civica seguire le politiche europee?
Perché la genesi delle maggior parte dei campi d’azione in cui lavoriamo come movimento hanno ormai una genesi Europea. Siamo cittadini europei oltre che italiani.
Quindi per essere più efficaci nel nostro lavoro, nel 2001 si è presa la decisione di lavorare ordinariamente anche a livello europeo, il che ci connota perché non sono tante le associazioni come la nostra che hanno un impatto al livello locale-nazionale e europeo.
Quali sono le strategie che si possono attuare a livello europeo per tutelare maggiormente i cittadini?
ACN declina a livello europeo le linee strategiche di Cittadinanzattiva che, come definite dall’ultimo congresso, sono:
- La salute dei luoghi, i luoghi di salute
- La ricostruzione delle comunità
- Il potere delle persone
Questo per noi si traduce, parlando di luoghi, considerando l’Europa come perimetro delle riforme, degli investimenti, dello sviluppo, della giustizia sociale e, come definita dal precedente Segretario, “Europa come casa comune”.
Parlando di ricostruzione delle comunità, noi lavoriamo valorizzando e rafforzando le tante organizzazioni locali nei diversi paesi, specie quelle lontane da Bruxelles.
Per quanto riguarda “Il potere delle persone”, lavoriamo per rafforzare senso di solidarietà, integrazione, collaborazione e appartenenza. Con l’ottica di Proiettare la cittadinanza in una dimensione “sconfinata” con i giovani come principale alleato e driver di questo processo.
Le 4 direttrici d’azione sono:
A) I DIRITTI ma anche i DOVERI (a partire dalla carta EU dei diritti del malato)
B) L’EMPOWERMENT (avendo come target primario i leader delle associazioni nazionali che gravitano attorno ad ACN, ai quali siamo riusciti a fornire momenti formativi su diverse tematiche)
C) l’attenzione a fenomeni “CROSS BORDER” trans frontalieri e trans nazionali (ad esempio le politiche sui vaccini covid e di routine – la condivisione dei dati sanitari -, il lavoro sulla resistenza antimicrobica e la grande attenzione all’ambiente e alle energie rinnovabili)
D) La SOSTENIBILITA’ (in tutti gli ambiti in cui operiamo)
Quali sono le aree di intervento in cui Cittadinanzattiva è impegnata?
A livello europeo in questo momento stiamo lavorando su progetti che riguardano:
- Il tema dei vaccini, con una approccio di valorizzare la vaccinazione lungo tutto il corso della vita
- La resistenza agli antibiotici
- L’impatto del covid sulle malattie croniche
- Una carta dei diritti per la salute globale
- Su 4 progetti europei:
- la restituzione dei dati sanitari ai partecipanti ai trial clinici,
- la desertificazione medica
- le politiche energetiche
- miglioramento del triage e degli interventi di primo soccorso nelle grandi catastrofi di massa
- L’organizzazione della prossima Giornata Europea dei diritti del malato che si terrà il 20/21 aprile 2022: “Partecipare al processo decisionale sulle priorità sanitarie”
La celebrazione europea della XVI Giornata europea dei diritti del malato (EPRD) sarà organizzata da Active Citizenship Network (ACN) con il suo formato tradizionale: una grande conferenza multi-stakeholder incentrata sul ruolo svolto dagli attori chiave nel processo decisionale su priorità sanitarie.
In particolare, poco prima della conclusione della Conferenza sul futuro dell’Europa (22-24 aprile 2022), verranno analizzate le aspettative e le richieste dei cittadini e dei Gruppi di Advocacy dei Pazienti (PAG) rivolte alle istituzioni.
Di cosa si è discusso? Perché solo una piccola percentuale delle iniziative promosse all’interno del CoFoE riguardava i temi della salute? Come garantire che le priorità definite nel contesto del CoFoE siano incorporate nell’attuazione dei Piani nazionali di recupero e resilienza (NRRP)? Qual è il livello di coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni di pazienti nella definizione del processo di attuazione delle priorità individuate in ambito sanitario?