Le bollette non pagate dai morosi porteranno rincari a tutti?

Negli ultimi giorni è cominciata a circolare una notizia che ha mietuto il panico tra i consumatori: l’eventualità che presto debbano essere gli utenti “in regola” con il pagamento delle fatture dell’energia a farsi carico delle bollette non pagate dagli utenti morosi.

Ad accendere la miccia è stata la delibera n. 50/2018 dell’ARERA (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), che disciplina il meccanismo di riconoscimento dei crediti altrimenti non recuperabili unicamente connessi agli oneri generali di sistema a partire dal 1° gennaio 2016 che le imprese distributrici versano alla CSEA e al
GSE. E’ importante sapere, infatti, che quando un cliente non paga la bolletta elettrica oltre a generare “un buco” nelle finanze del fornitore diventa responsabile di un danno economico che interessa il distributore, il quale ha già anticipato di tasca sua gli oneri di sistema che devono essere versati, appunto, alla CSEA e al GSE, pur spettando, però, al cliente.

La delibera prova a costruire un meccanismo per restituire ai distributori una parte degli oneri che hanno già versato, ma che non potranno mai più incassare dai fornitori diventati insolventi per varie ragioni, tra cui la morosità dei loro clienti finali. Quindi maggiori rincari per tutti? Per il momento non è giustificato allarmarsi: l’Autorità ha precisato che “il provvedimento citato riguarda solo una particolare casistica, limitata numericamente, e solo una parte degli oneri generali di sistema previsti per legge”.

La bufala su WhatsApp

Da qualche giorno sta circolando su WhatsApp una bufala – che cita in modo assolutamente non giustificato Altroconsumo – secondo cui da aprile 2018 le bollette della luce subiranno un rincaro mensile quantificabile in 30-35 euro per trovare la copertura “ai milioni di euro accumulati dai morosi”, invitando gli utenti a “decurtare” dalla bolletta un ipotetico importo e pagare solo quanto dovuto da contratto. Niente di più falso, visto che ancora non è stata diffusa alcuna comunicazione ufficiale in merito all’applicazione e all’entità di eventuali rincari. Intanto Altroconsumo ha preso nettamente le distanze da questa informativa erronea, come chiaramente spiegato nell’articolo che vi invitiamo a leggere.

La posizione di Cittadinanzattiva

Cittadinanzattiva fa un appello ad ARERA perché presto vengano date ai consumatori notizie chiare e precise in merito al mancato incasso degli oneri generali di sistema per morosità e alle modalità con cui si concretizzerà il loro recupero.

“Facciamo dunque appello all’ARERA affinché, in modo formale e comprensibile, vengano fornite tutte le informazioni di dettaglio ad oggi disponibili, incluso il momento preciso a partire dal quale tali costi aggiuntivi verrebbero inseriti in bolletta”, commenta Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva. “Ma soprattutto ci appelliamo al prossimo Governo e Parlamento, a pochi giorni dal momento elettorale, affinché le componenti fiscali o parafiscali, quali gli oneri generali di sistema, siano imputate alla fiscalità generale, e non gravino sulle bollette dei consumatori finali”.

In apertura: foto tratta da Pixabay.com, @Skipperphoto


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