-Comunicato Stampa- Bologna 1 agosto 2013
-ACCESSO DISCRIMINATO ALLE CURE IN EMILIA ROMAGNA PER ALCUNI PAZIENTI-
Cittadinanzattiva/ Tribunale dei Diritti del Malato E-R vigila sull’accesso discriminato alla cure da parte di alcuni pazienti.
Più recente oggetto di attenzione è stata la limitata possibilità di accedere ai farmaci da parte dei malati oncologici affetti da carcinoma alla prostata, con l’utilizzo di un farmaco necessario per la riduzione dei livelli di androgeni: sul punto è intervenuta anche l’AIFA chiedendo chiarimenti alla Regione.
Inoltre, già qualche mese fa sono stati chiesti all’Assessorato regionale alla Salute chiarimenti sull’accesso negato ad alcuni farmaci per i pazienti affetti da Epatite C, attraverso l’ opportunità di utilizzare cure innovative che aumenterebbero del 30% la possibilità di guarire dalla malattia. Cittadinanzattiva ed EpaC hanno al riguardo attivato un Osservatorio per monitorare l’effettivo accesso dei pazienti alle nuove terapie.
Ulteriore segnalazione è avvenuta nel mese di aprile per quanto riguarda il mancato accesso ad alcuni farmaci biologici innovativi per la cura dell’osteoporosi, che potrebbero contrastare la perdita ossea con due sole iniezioni annue sottocutanee. Cittadinanzattiva ha evidenziato alla Regione anche questo ulteriore caso di ridotto accesso alle cure più innovative in Emilia Romagna.
Cittadinanzattiva/Tribunale Dei Diritti del Malato E-R ha chiesto la rimozione di tali situazioni di difficoltà nell’accesso alle cure da parte dei pazienti emiliani e, di conseguenza, la possibilità d’usufruirne da parte degli stessi, dando loro l’opportunità di curarsi con ulteriori e innovative terapie.
Nell’attesa di adeguati ed esaustivi chiarimenti la nostra Associazione non mancherà di restare vigile ed attenta sull’operato delle istituzioni regionali competenti a garanzia del diritto alla salute e di agevole accesso alle cure da parte dei pazienti.
Cittadinanzattiva/Tribunale dei Diritti del Malato
Sede Regionale Emilia Romagna