All’interno di Exposanità, Sabato 21 aprile 2018, presso la sala MELODIA, dalle 9.30 alle 13.00, Cittadinanzattiva Emilia Romagna, presenterà ufficialmente i dati del Secondo Report regionale sulle politiche della cronicità in Emilia Romagna.
Cos’è il Report?
Il rapporto è la fotografia della situazione della Cronicità in Emilia Romagna. Questa indagine, l’unica dal punto di vista dell’associazionismo e dei malati, è uno strumento che manca in regione ed è indispensabile per rendere sempre più incisivo il confronto con le istituzioni. Acquisire conoscenze funzionali sul mondo della cronicità e renderle esplicite significa avere maggiori strumenti per orientare le scelte della sanità regionale e l’organizzazione del servizio sanitario e sociale sul territorio, anche alla luce delle novità legislative e organizzative che hanno riguardato il mondo del sociale e del sanitario in Emilia Romagna.
I protagonisti del rapporto: le associazioni di malati cronici e rari.
Le associazioni di malati cronici e rari del Coordinamento regionale delle Associazioni dei Malati Cronici (CrAMC) sentono ancora più forte, urgente e necessario ribadire il riconoscimento di vecchi e nuovi diritti in ambito socio-sanitario attraverso un Servizio Sanitario Pubblico accessibile, efficiente, efficace e attento ai bisogni delle persone con malattie croniche e rare.
I percorsi che spesso devono essere attivati per poter “curare” e “assistere” le persone risultano problematici, farraginosi, complicati: cittadini e associazioni devono ingaggiare una battaglia non necessaria con una burocrazia che amplifica il malessere, priva di dignità le persone e le spoglia del senso della comunità che dovrebbe invece favorire accesso ai servizi, integrazione tra sapere e competenze professionali.
La partecipazione dei cittadini e delle organizzazioni civiche in sanità è, allora, l’unica strada percorribile se si vuole dare centralità alla persona; questo può e deve significare che la riorganizzazione dei servizi deve essere pensata secondo i bisogni delle persone e non dei modelli organizzativi; significa aprire ad una diversa logica di governance del sistema sanitario dove anche i cittadini siano attori e non spettatori di scelte spesso legate solo a logiche economiciste; significa allora promuovere la valutazione civica delle prestazioni e dell’organizzazione sanitaria che diventa allora un punto ineludibile per una riforma di questa governance dove si privilegi l’integrazione di tutti gli stakeholder del servizio sanitario; cittadini e associazioni sono tra questi.
Il focus sulla prevenzione e l’approfondimento delle problematiche della salute sessuale maschile. (realizzato con il contributo non condizionante di Boston Scientific)
Un focus è dedicato all’approfondimento delle problematiche della salute sessuale maschile e della loro prevenzione, allo stesso modo di quella femminile. Saranno presentati i risultati di un’indagine epidemiologica che ha l’obiettivo di indagare la conoscenza nella popolazione maschile e femminile che parteciperà ad Exposanità di alcuni aspetti chiave della disfunzione erettile, elaborando dati raccolti nei primi 3 giorni dell’evento. Si avanzerà la proposta di un tavolo di lavoro per la realizzazione di un progetto pilota da realizzare in Emilia per favorire l’accesso all’impianto di protesi peniene in soggetti con disfunzione erettile risultante da prostatectomia radicale, allo stesso modo delle protesi mammarie “atte a ripristinare una visione anatomo-estetica dopo un intervento radicale di mastectomia”.