Tamponi antigenici rapidi e tamponi molecolari: bastano i primi per sancire inizio/fine isolamento o quarantena.
Lo scorso 10 gennaio, l’Emilia Romagna, insieme ad altre regioni del nostro Paese, è ufficialmente entrata in zona gialla, a causa della crescita esponenziale del numero di contagi, dovuti alla nuova variante di Covid-19 (Omicron).
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La Regione, però, oltre ad aver attuato tutte le misure di sicurezza ministeriali, come l’obbligo di indossare la mascherina FFP2 nei luoghi chiusi, compresi i mezzi pubblici (ai quali, inoltre, è possibile accedere solo se in possesso di Super Green Pass), continua con le campagne che riguardano la vaccinazione e lo screening di massa.
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Tamponi antigenici rapidi: in farmacia e “fai da te”
A partire da dicembre 2021, a causa dell’aumento imperterrito del numero di contagi, la Regione Emilia Romagna ha disposto che la diagnosi espressa dai tamponi antigenici rapidi fosse sufficiente per decretare la positività/negatività della persona.
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Dal 10 gennaio 2022, solo i cittadini senza i sintomi del virus potranno recarsi nelle farmacie convenzionate con la Regione (previo appuntamento con il farmacista) per effettuare uno screening di controllo, per essere stati a contatto stretto con una persona risultata positiva (solo se asintomatici e in quarantena), per chiudere la quarantena (in questo caso il tampone è a carico del SSR).
Anche i test antigenici rapidi “fai da te”, in casa, sono considerati tali solo per quanto riguarda la positività (e l’inizio immediato dell’isolamento): non è necessario effettuare un ulteriore tampone rapido o molecolare per accertare la condizione. In caso di positività non ci si potrà recare in farmacia, ma bisognerà mettersi in contatto con il proprio medico curante per controllare la presenza di sintomi e decidere la procedura da attivare.
In caso di tampone antigenico rapido positivo in farmacia, è la farmacia stessa a dover trasmettere il dato sul “Portale Farmacie” (per informare l’AUSL, che aprirà il caso) e può già decidere, assieme al cittadino, la data del prossimo test – a carico del SSR – in base allo stato di vaccinazione dello stesso. Il test finale potrà essere eseguito solo in caso di mancanza di sintomi o scomparsa degli stessi da almeno 3 giorni. In caso contrario il cittadino dovrà disdire la prenotazione.
A partire dal 19 gennaio, invece, solo coloro che hanno ultimato il primo ciclo vaccinale (cioè le prime due dosi) e hanno attivato il Fascicolo Sanitario Elettronico potranno segnalare autonomamente il risultato positivo dell’auto-test fatto in casa (facendo scattare il giorno stesso il periodo di isolamento, in base al proprio stato vaccinale). Qualora non si abbiano sintomi (o siano scomparsi da almeno 3 giorni) è possibile prenotare in farmacia un tampone antigenico, a carico del SSR, per sancire la fine dell’isolamento: il cittadino deve presentare al farmacista il certificato (cartaceo o in formato digitale) di apertura dell’isolamento.
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