programma di mandato
Innanzitutto, come segretario regionale uscente, desidero ringraziare con tutto il cuore le persone con le quali ho costruito la bella realtà associativa in cui operiamo, fatta di relazioni di stima e di affetto. Eterna riconoscenza ho e avrò verso i volontari storici che mi hanno accolto con affetto e insegnato a conoscere la storia del movimento in Emilia-Romagna.
Desidero ringraziare tutte le persone di Cittadinanzattiva nazionale che mi hanno accolto con affabilità fin dal primo momento e con le quali ho avuto l’onore e il piacere di lavorare, nonché i miei colleghi segretari regionali da cui ho imparato tanto.
La sfida che vorrei lanciare per i prossimi quattro anni è legata al tema delle fragilità, tema che racchiude la difficoltà dei cittadini a vivere una vita “normale”, sia che siano malati, stranieri, senza lavoro, senza dimora, anziani soli, invalidi, persone impossibilitate ad esigere i diritti al pari di ogni altro cittadino.
È un tema caro al movimento che mi onoro di rappresentare in Emilia-Romagna, un tema che mi è tornato in mente rileggendo il prologo del nostro Statuto, come suggerito dal segretario generale Antonio Gaudioso, nella lettera in cui dichiarava aperto il percorso elettorale che ci avrebbe portato al congresso elettivo e che recita così:
“Dovunque un essere umano si trovi in situazioni di soggezione, sofferenza e alienazione e queste situazioni siano imputabili a responsabilità individuali, sociali, organizzative, istituzionali o culturali, Cittadinanzattiva interviene in sua difesa, senza distinzioni di razza, nazionalità, condizione sociale, sesso, età, religione, appartenenza politica e statuto giuridico, e agisce nei confronti di qualsiasi soggetto, sia di diritto pubblico che di diritto privato, anche attraverso attività di conciliazione e mediazione sociale, azioni di tutela diretta o con iniziative dirette all’affermazione di un nuovo diritto.”
Non l’ho scelto solo perché ce lo ha ricordato il segretario generale, ma proprio perché tutta l’azione dello scorso quadriennio è stata impostata su questi principi che nel prossimo quadriennio troveranno completamento e compimento.
Penso al tema delle disuguaglianze in ambito sanitario tra cittadini che vivono in province diverse e che non hanno le stesse opportunità. Penso alla difficoltà a curarsi che hanno persone anziane o malate croniche che difficilmente riescono a seguire tutte le regole burocratiche legate al rilascio del piano di cura.
Penso ai mille lacciuoli della burocrazia che minano la pazienza anche delle persone più pacate.
Ma penso anche ai cittadini stranieri, migranti e non, che hanno difficoltà a penetrare in un tessuto sociale sclerotizzato e inospitale per loro, pieno di regole incomprensibili anche ai cittadini italiani.
Penso alle tante persone che hanno perso il lavoro, la casa, e che fanno fatica a trovare una collocazione adeguata nella società e sono costretti a vivere ai margini.
Penso agli abitanti delle zone montane o delle aree interne che per forza di cose patiscono delle privazioni perché il territorio dove vivono è privo anche dei servizi essenziali.
Penso a chi oggi, a seguito della pandemia e degli sconvolgimenti da essa causati, ha bisogno di aiuto per orientarsi nella nuova configurazione sociale che ne scaturirà.
Penso soprattutto ai giovani che hanno perso tutti i riferimenti noti e che devono affrontare gli sconvolgimenti del loro mondo, che invece dovrebbe essere fatto di certezze, e che non sono intercettati dall’agenda politica attuale.
Tutte queste persone hanno bisogno di risposte e noi dobbiamo contribuire a farle ottenere. Come possiamo fare?
Lavorando su tutto il territorio regionale per combattere le diseguaglianze che derivano dalle condizioni di fragilità. Territorio per territorio secondo le caratteristiche e le difficoltà di ciascuno di essi, capillarmente, utilizzando tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione: la tutela dei singoli cittadini, l’interlocuzione con le istituzioni, la collaborazione con le altre associazioni che operano su quel territorio. Cercheremo di arrivare dove la politica non arriva, per svolgere quell’azione di sussidiarietà che contraddistingue da sempre il nostro DNA.
Avremo un occhio vigile anche sulle opportunità che deriveranno dall’attuazione del piano europeo Next Generation EU affinché aiuti a superare le disuguaglianze e a non generarne altre. Saremo a disposizione delle Istituzioni regionali e locali per dare il nostro contributo di conoscenza che ci deriva dall’ascolto delle persone e dallo studio attento della realtà in cui viviamo in modo che su ogni territorio della regione dove noi siamo, possiamo essere parte attiva nelle azioni che verranno messe in campo.
Lavoreremo per riaccendere la fiducia dei cittadini sulla possibilità di raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030. La nostra azione partirà da un intervento energico per migliorare la qualità dei servizi resi a livello locale proponendo delle modifiche sostanziali.
Consolideremo le alleanze già sperimentate fruttuosamente e ne avvieremo di altre perché dall’azione corale possono scaturire politiche migliori a favore dei cittadini.
Continueremo ad attivare percorsi partecipati dal basso, perché sono strumenti più efficaci per gestire la democrazia in modo diretto e valorizzare le buone pratiche sociali dei cittadini attivi.
L’organizzazione della segreteria regionale, di conseguenza, sarà configurata per aree tematiche organizzate a dare supporto a tutte queste attività che si attiveranno sui territori. Vi lavoreranno gruppi di volontari, ma anche personale dipendente in una continua interazione con i territori stessi e in stretto contatto e collaborazione con il livello nazionale per agire in linea con tutte le altre regioni.
Da studioso di architettura avrei un sogno nel cassetto che spero di realizzare in questo mandato, studiare le trasformazioni urbane conseguenti alla modificazione e alla contaminazione del tessuto sociale.
Tutto questo sarà possibile solo se continueremo a credere nella forza del motto che ha guidato la nostra azione per oltre quaranta anni:
“Perché non accada ad altri!”