Riporto alcune delle segnalazioni che sono pervenute al punto di ascolto della sede regionale di Cittadinanzattiva tra marzo e giugno 2020 per non dimenticare i problemi del recente passato e far presente le criticità ancora esistenti, come quelli che riguardano le liste di attesa di visite ed esami e i problemi economici che stanno affrontando molti cittadini a seguito dell’emergenza Covid-19.

Ho 54  anni, sono solo, ho la febbre, il medico dice che se non ho altri sintomi non mi devo preoccupare, mi sento abbandonato, stanotte ho avuto la febbre alta, sto male, forse perché ieri mattina  sono andato a fare un po’ di spesa. Io l’influenza non l’avevo mai avuta, ho paura, mi chiedo, dopo la notte tremenda che ho trascorso se mi sveglierò domani mattina, chi devo chiamare?

Ho 76 anni, vivo sola, comincio ad avere paura a stare in casa ma anche ad uscire. Ho un figlio che mi terrorizza dicendo che non devo uscire di casa ed ora ho paura di tutto, mi sembra che il virus mi minacci ovunque, che lo ritrovi dovunque. Cosa consigliate?

E stata prorogata la disposizione del Governo che termina il 3 maggio che consente di rimanere in malattia giustificati per il lavoro a immunodepressi e ad altri soggetti fragili? Secondo voi lunedì 4 maggio mi posso recare dal medico per rinnovare la malattia ?
Ho provato a chiamare il medico, due giorni fa non sapeva, ora non risponde, ma io ho necessità di conoscere se devo andare a lavorare.

Mio padre di 70 anni, è stato operato in urologia, ma poiché parte dell’ospedale è impegnato per i malati covid è stato dimesso troppo presto. Infatti il giorno dopo le dimissioni è dovuto tornare d’urgenza in altro ospedale cittadino per terminare le cure.
E’stato male e io sono arrabbiato perché non esiste solo il Covid! Anche le altre malattie devono essere curate.

Mia madre doveva subire un intervento vascolare alla gamba, non era urgentissimo
ma la malattia si stava aggravando. Nessun ospedale in città era disponibile all’intervento
perchè impegnati con l’emergenza virus. Nessuno mi dava indicazioni, aiuto, nessuno mi forniva soluzioni. Intanto mia madre si aggravava. Ero angosciatissima, ho telefonato a tutti gli ospedali e alla Regione, finalmente, dopo vari giorni la Regione ha trovato una struttura che, nonostante fosse adibita ai malati Covid ha reso disponibile la sala operatoria per mia madre. Ma è stato troppo faticoso per me e mia madre, che intanto soffriva, trovare la soluzione.

Scrivo anche a voi per chiedervi aiuto e vi invio quanto ho inviato alla struttura ospedaliera.
Gentile Direttore Sanitario, Le riscrivo per chiedere di poter vedere mia madre, ricoverata da 30 giorni che si è ulteriormente aggravata. Oggi hanno dovuto metterle ossigeno e somministrare la morfina. E’ un mese che non mi fate entrare.  Userò tutte le precauzioni previste per il virus, ma la prego di concedere che io le dia un saluto, la prego, è un’ ingiustizia che lei muoia da sola e che io non posso più vederla.

All’Ospedale e al numero della Ausl non capiscono che io ho bisogno di operarmi alla cataratta. Dicono che i servizi e la chirurgia funziona solo per le urgenze, ma per me è urgente operarmi alla cataratta. Perché dovrò tornare a lavorare, e poiché l’altro occhio è malato dalla nascita, se non mi opero non vedo niente, quindi non posso andare a lavorare e mi licenziano.

Oggi ho portato mia mamma alla visita di controllo in cardiologia all’ospedale, ma dopo due ore di attesa ho iniziato ad alterarmi perchè ho scoperto che la dottoressa che doveva visitarla non era al lavoro, nessun altro medico poteva visitarla perché già impegnati, l’abbiamo saputo per caso, nessuno ci aveva avvisati. E’ vero che ci sono stati problemi per il  virus, ma mia suocera ha 82 anni, ha due costole rotte a causa di cadute per problemi al cuore, capite che non ci si può comportare in questo modo.

Ho vissuto malissimo lo spostamento della prenotazione della visita dello specialista.
Me l’avevano confermata e poi l’hanno annullata. Io sono molto impaurita per la mia malattia e mi sono sentita beffata, poco considerata e contesto il modo in cui sono stata avvisata con sms dalla Ausl. Noi non siamo oggetti, siamo essere umani e abbiamo diritto ad essere visitati nei tempi che erano stati stabiliti.

Mi arrivavano bollette salatissime del gas, io non riesco a pagare cosi tanto.
Mi hanno contattato gli avvocati del gestore sollecitando le bollette arretrate
minacciandomi la chiusura del gas. Io sono in cassa integrazione a causa del Covid, con una bambina a casa e mia moglie incinta, avevo sempre pagato tutto ma ora non ce la faccio, non vogliono rateizzare il debito, aiutatemi…

Sono colf straniera da qualche mese in italia, a causa coronavirus non ho più il lavoro, per il blocco delle frontiere non posso tornare al mio paese e non riesco a dar da mangiare ai miei due bambini..

Sono un lavoratore intermittente dello spettacolo e non so più come fare a tenere casa e mangiare. I caf, l’inps non possono aiutarmi, ma devo versare le tasse lo stesso. Sto pensando di fare ricorso al tribunale dei diritti umani perchè in qualsiasi posto vado a chiedere aiuto, nessuno mi sa dire nulla, sono mesi senza vedere un euro e i mesi senza soldi stanno iniziando ad essere estremamente penosi per la salute della mia famiglia.

 


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