La riduzione delle liste d’attesa è stato uno dei primi obiettivi che si è prefisso l’assessore alla sanità Venturi all’inizio del suo mandato. Noi di Cittadinanzattiva ER abbiamo costantemente monitorato la situazione per renderci conto se il miglioramento fosse effettivamente in atto. Anche in virtù del fatto che ai nostri sportelli tante persone lamentavano tempi lunghissimi per ottenere una prestazione con il SSN. Oggi ci sembra che siamo sulla buona strada per raggiungimento dell’obiettivo. Se si analizzano i dati di settembre si nota che su 437 pazienti che si sono rivolti al SSN per ottenere prestazioni, 375 hanno avuto un tempo d’attesa entro gli standard. In Emilia Romagna oltre l’85% delle prestazioni viene garantito a livello regionale entro 30 giorni per le prime visite ed entro 60 giorni per le prestazioni strumentali.
Un buon risultato, quello di settembre, il migliore da quando il fenomeno viene monitorato, infatti a gennaio la percentuale era del 58% e a luglio del 73%. E ciò grazie ad un’ulteriore delibera di Giunta del mese di luglio, che ha fornito indicazioni e strumenti puntuali per la riduzione delle liste.
“Dall’inizio del 2015, sono stati potenziati tutti gli strumenti utili alla semplificazione dell’accesso e al rispetto dei tempi d’attesa per le prestazioni di primo accesso e per le urgenze attraverso 22 “azioni” specifiche su cui le Aziende sanitarie stanno lavorando a stretto contatto con la Direzione generale dell’assessorato Politiche per la Salute e su cui viene effettuato un monitoraggio settimanale che permette correzioni rapide e puntuali. Per migliorare i tempi di erogazione delle prestazioni critiche, le aziende sanitarie hanno reclutato in aggiunta, ad oggi, 76 medici specialisti e 14 tra infermieri, tecnici di radiologia e ortottisti. Sono pianificate ulteriori assunzioni di professionisti per raggiungere l’ambizioso obiettivo assegnato alle direzioni aziendali dall’assessore Venturi, in modo da eliminare tutte le criticità d’accesso alle prestazioni di specialistica ambulatoriale”.
Ecco le novità:
Un Responsabile unico per i tempi d’attesa
Già nel 2015 la valutazione delle Direzioni generali dipenderà dal risultato sulle liste di attesa e in ogni Azienda verrà nominato un Responsabile unico dell’accesso alle prestazioni specialistiche ambulatoriali, cui verrà affidata la gestione esclusiva e la modifica delle agende e il presidio dei tempi di attesa. Entro il 30 settembre inoltre verrà adottato un software specifico per avere la situazione in tempo reale delle liste. Servirà ad aggiornare quotidianamente le Direzioni generali e il Responsabile unico, in modo da permettere un adattamento tempestivo dell’offerta.
Più professionisti dove c’è maggiore criticità: disponibili 10 mln
Il superamento delle criticità passa attraverso il reclutamento di nuovi professionisti: per questo, il piano mette adisposizione 10 milioni di euro.
Possibilità di visita sette giorni su sette
Per le prestazioni che a settembre 2015 presentano tempi di attesa critici, le Aziende prevedono un ulteriore allargamento dell’offerta nelle giornate di sabato e domenica, e nelle ore serali dei giorni feriali, anche nel privato accreditato.
Prenotazioni più semplici
Verrà ampliato il servizio di prenotazione su Cupweb (modalità on-line, www.cupweb.it) con l’offerta di prestazionidisponibili. Dal 2016, possibilità di accedere anche tramite “app” su dispositivi mobili (smartphone e tablet). Inoltre, entro il 15 settembre di quest’anno, per le prenotazioni telefoniche verrà attivato un numero verde aziendale.
Chi non si presenta senza disdire paga il ticket
Continuano a essere troppi i cittadini che non si presentano per effettuare visite già prenotate. Oltre a fare in modo che gli utenti ricordino gli appuntamenti già fissati tramite i meccanismi di promemoria, occorre creare le condizioni perché sia possibile disdire le prenotazioni già effettuate e che da queste disdette si originino posti liberi effettivi, da utilizzareper altre persone. I sistemi aziendali devono quindi indicare la modalità con cui è possibile disdire. Delle disdette va tenuta traccia, e queste informazioni devono costituire il presupposto per l’applicazione del ticket alle prestazioniprenotate e non erogate per mancata disdetta, sia per i soggetti non esenti che per quelli esenti ticket.
Semplificazione delle agende e accesso diretto ai prelievi di sangue
Le agende delle prestazioni di primo accesso devono essere strutturate per specialità e non per singolo ambito/quesitodiagnostico. Una conseguenza diretta di ciò è che eventuali prestazioni di secondo livello – per le quali prima esisteva un’agenda dedicata – , debbano essere erogate con presa in carico diretta da parte della struttura, senza che il paziente debba ripassare dal medico di medicina generale e dal CUP. Parallelamente le prestazioni disponibili con il CUP e non in agende gestite direttamente devono aumentare; in ogni distretto dev’essere garantito l’accesso diretto ai prelievi disangue.
Liste di attesa e svolgimento dell’attività libero-professionale intramoenia
Ogni Azienda, in caso di superamento del rapporto tra attività di libera professione e istituzionale sulle prestazionierogate e di sforamento dei tempi di attesa massimi già individuati dalla Regione, attuerà il blocco immediato dell’attività libero professionale.